Parque Nacional del Este - República Dominicana

Le grotte qui documentate, esplorate e fotografate personalmente, si situano all'interno del Parque Nacional del Este nell'estremo sud-est della Repubblica Dominicana, nella provincia di Altagracia, a sud di Bayahíbe. Il parco, una penisola di forma trapezoidale, costituisce un'area protetta, una riserva naturale con un'estensione di 430 chilometri quadrati. Il settore comprende la penisola di Yuma, l'isola Catalinita e l'isola Saona, quest'ultima rappresenta l'unico luogo abitato dell'intera superficie. Il territorio descritto è delimitato dal Mar dei Caraibi.


L'area presenta un clima tropicale umido influenzato dai venti alisei. Comprende due stagioni distinte, il periodo in cui le piogge scarseggiano: da dicembre ad aprile e la stagione in cui le piogge sono più frequenti: da maggio a novembre.
Grazie al suo isolamento l'area protetta offre un ecosistema naturale ricco di peculiarità in un territorio tra i meglio conservati di tutta l'area caraibica. In totale, nella zona, sono censite 572 specie vegetali, di cui 484 native, 53 endemiche dell'isola Hispaniola e 35 introdotte.


Geologicamente la superficie è costituita principalmente da rocce coralline estremamente porose ricche di cavità, la massa rocciosa comprende coralli e altri organismi fossili. In questo contesto abbondano naturalmente le formazioni carsiche. Molte grotte contengono laghi e fiumi sotterranei.


La maggior parte delle grotte prese in esame, di difficile reperibilità e raggiungibili solo dopo impegnativi percorsi, celano al loro interno incisioni e pitture rupestri del periodo preispanico. Sono le silenziose e preziose testimonianze degli indios Taíno: popolazione amerindia proveniente dal bacino dell'Orinoco (Venezuela) che occupò l'isola a partire dal 2500 a.C. fino alla loro scomparsa avvenuta nei primi decenni del 1500 d.C. a seguito dell'arrivo degli europei.


Oltre all'arte rupestre sono presenti meravigliose concrezioni quali stalattiti e stalagmiti che adornano il fondo e la volta delle grotte. Per ragioni di tutela nella maggior parte di esse la visita è permessa unicamente ai ricercatori, la conservazione naturale delle caverne risulterebbe incompatibile con il libero accesso al pubblico.


Fonte bibliografica: Adolfo López Belando - La Romana y Bayahíbe - Recursos Naturales y culturales - Guía Ecoturística República Dominicana


Cueva de El Puente: coordinate: N18°19.962' W068°47.623', sviluppo: 1218 m, dislivello 32 m. All'interno sono presenti 11 petroglifi e 60 pitture rupestri. Quest'ultime sono localizzate in una sala preceduta da una stretta galleria e da una dolina di crollo. La grotta possiede quattro entrate, l'accesso è consentito al pubblico.


Cueva de Ramoncito: si situa all'interno del parco, nel cuore della foresta tropicale umida, a circa 5 chilometri dalla costa, sviluppo: 692 m, dislivello - 27 m (topografia Alain Gilbert e Pablo Guerrero). Presenta 14 petroglifi e oltre 300 pitture rupestri. L'accesso alla grotta è riservato ai soli ricercatori.


Cueva de José María: la grotta è il centro rituale più importante della cultura taína finora scoperto, le pareti all'interno contengono più di 1200 pitture rupestri, presso l'imbocco sono presenti 15 petroglifi. Ha uno sviluppo di 155 m e un dislivello di - 15 m. L'accesso alla grotta è riservato ai soli ricercatori.


Manantial de la Jeringa: la grotta è situata all'interno del "sendero ecológico y arqueológico de Padre Nuestro". Sviluppo circa 100 m. Andamento: discendente. Presenta alcuni petroglifi all'entrata e un grande lago sotterraneo di particolare bellezza. La visita è autorizzata con il permesso dell'amministrazione del Parque Nacional del Este.


Manantial de Chico II: coordinate: N18°22.536' W068°48.556', la grotta è situata all'interno del "sendero ecológico y arqueológico de Padre Nuestro". Sviluppo: 70 m, dislivello - 20 m. È presente un lago sotterraneo. Come testimoniano i reperti archeologici recuperati durante le immersioni, la grotta fu utilizzata dalle popolazioni preispaniche come luogo di rifornimento d'acqua. Sono presenti 26 petroglifi. La visita è permessa al pubblico.


Manantial de Chico I: coordinate: N18°22.542' W068°48.567'N18°22.536' W068°48.556', si situa nelle immediate vicinanze della precedente. Sul fondo si raggiunge un modesto specchio d'acqua. Sono presenti 4 petroglifi. Le due grotte sono probabilmente collegate sul fondo attraverso passaggi sommersi.


Cueva de Panchito: la grotta è situata all'interno del Parque Nacional del Este, a due chilometri dalla costa del Peñón Gordo. Presenta uno sviluppo di 259 m e un dislivello di - 8 m. Si possono ammirare nella prima sala 28 petroglifi. Non vi sono pitture rupestri. Assente l'acqua. I resti ceramici ritrovati possono suggerire un uso abitativo o funerario della cavità. La visita è autorizzata con il permesso dell'amministrazione del Parque Nacional del Este.


Le prossime cinque grotte si situano all'interno della foresta tropicale umida a un centinaio di metri di distanza dal mare nella zona costiera chiamata La Palmilla. Si tratta di formazioni carsiche parzialmente collassate con presenza variabile di acqua dolce. Sono una serie di sistemi sotterranei tra di loro adiacenti che meritano ulteriori studi e ricerche.

Grotta I: coordinate N18°15.237' W068°46.145'


Grotta II: coordinate N18°15.154' W068°46.092'


Grotta III: N18°15.054' W068°46.032'


Grotta IV: N18°15.063' W068°45.994'


Grotta V: N18°14.990' W068°45.992'