Caverna del Torrione (TI 109):
ingresso coordinate: primo ingresso GPS (2'718'184 1'082'546), secondo ingresso GPS (2'718'184 1'082'532).
quote: primo ingresso 610 m, secondo ingresso 611 m
sviluppo: 111 m
comune: Mendrisio (Tremona)
località: Cantine di sopra / Castello di Tremona.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Igor Cavalli - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino VII - Note abiologiche III -
Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pag. 144.
Sergio Veri: Caverna del Torrione: descrizione di una scoperta archeologica al Monte San Giorgio (TI) - Stalactite 72, 1, 2022 pagg. 4/9.
Descrizione, note: la grotta si suddivide in due distinte sezioni unite da un’accentuata depressione. Per accedere alla prima parte occorre scendere in un avvallamento chiuso ai lati da alte pareti con tracce di concrezioni. L’ingresso è situato sotto un caratteristico torrione che dà il nome alla cavità. Superato un primo, suggestivo ambiente costituito da un antro poco profondo, si sale lungo un ripido ramo ricoperto, al suolo, a tratti, da veli di calcite. Si raggiunge presto uno stretto passaggio che permette di accedere ad un’ultima, bassa cameretta. Da qui impercorribili diramazioni verso l’alto sono in comunicazione diretta con l’esterno. Ritornando nel settore iniziale, una fessura verticale, consente di scendere in opposizione tra le pareti per tre metri. Svoltando a destra (scendendo) si giunge rapidamente a una biforcazione: a destra la cavità s'interrompe in una stretta fenditura impraticabile, a sinistra prosegue brevemente in un basso e sabbioso cunicolo. A sinistra della spaccatura, seminascosto da blocchi rocciosi, un ostico passaggio verticale di quattro metri conduce sul fondo della frattura principale chiusa da instabili frane. In tutte le sezioni inferiori occorre prestare massima attenzione a possibili crolli di roccia. All’esterno della grotta, poco prima dell’ingresso, si può scalare rapidamente una fessura ben gradinata. A tre metri circa dal suolo una stretta apertura permette di accedere all’interno di un’alta frattura parzialmente divisa in due parti. Sempre all’esterno, in direzione sud, dopo circa quindici metri, affrontando una facile verticale di tre metri, si giunge sul fondo di una nicchia occupata da accumuli di pietre. Nella parte più bassa dell’ambiente alcune fessure intransitabili sono in diretto collegamento con la seconda sezione della grotta.
Per raggiungere quest’ultimo settore, occorre entrare direttamente nell’avvallamento oppure transitare in piano, sotto un grande blocco di roccia poggiante lungo e parzialmente sopra una parete. All’uscita, dopo una stretta curva, si raggiunge l’imboccatura di un pozzo-scivolo di otto metri. Questa verticale, con prudenza, può essere affrontata senza attrezzatura, è comunque utile una corda soprattutto per superare gli ultimi metri. Sul fondo la cavità si divide in due rami: verso nord-ovest si scala una fessura raggiungendo un breve corridoio di media ampiezza. Verso destra (salendo) si può strisciare attraverso grandi massi per ritornare al punto di partenza della risalita, ma più in alto rispetto al fondo del pozzo, sospesi a mezz’altezza sulla parete rocciosa. La seconda diramazione verso est inizia con una breve strettoia in frattura, discendente. Al termine la direzione cambia all’improvviso, dopo un piccolo salto, si percorre una comoda galleria che termina presto in un vano arrotondato abbellito da una bianchissima colata parietale e chiuso da brecce.
Andamento: prevalentemente discendente
geologia: macchia vecchia.
Antro della Castellana (TI 150):
ingresso coordinate: GPS (2'718'196 1'082'542)
quota: 608 m
sviluppo: 121 m
profondità: -46 m
comune: Mendrisio (Tremona)
località: Cantine di sopra / Castello di Tremona.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino X - Note abiologiche VI - Bollettino STSN anno
1991 - Vol. 79 Fasc. 2, pagg. 112, 113.
Cenni storici: prima esplorazione documentata effettuata nell'anno 1987: G. Studer, S. Vorpe, D. Petrini.
Descrizione, note: 20 m circa a WSW di un alto pilone, un'apertura situata alla base di un dente roccioso permette l'esplorazione di questa profonda cavità generata
dall'intersezione di più fratture. Dopo aver percorso per una ventina di metri un ramo discendente, si supera una breve strettoia verticale cui fa seguito un pozzo-scivolo di una decina di metri,
superabile con ausilio di corda. Si raggiunge un basso e largo corridoio seguito da un'alta, lunga e più stretta frattura. Un ultimo pozzo dal fondo occluso da massi instabili e dal conseguente
restringimento delle pareti determina il limite delle attuali scoperte. Nel mese di settembre del 2011 qualche pipistrello popolava l'interno della grotta.
Andamento: discendente
geologia: macchia vecchia.
Crepaccio del Castello I:
ingresso coordinate: GPS (2'718'135 1'082'652)
quota: 635 m
sviluppo: >50 m
comune: Mendrisio (Tremona)
località: Ruderi del Castello.
Descrizione, note: si tratta di una profonda frattura generata dal rilascio tensionale dell'ammasso roccioso: la parete sostiene il sito archeologico di Tremona - Castello. Da
nord verso sud si entra in una specie di trincea naturale posta alla base della muraglia, dopo una decina di metri un salto verticale di 7 m circa (2 spit presenti, uno in alto e l'altro a
sinistra) permette di raggiungere il fondo del crepaccio. Un pendio in forte pendenza conduce verso le parti più profonde della cavità sempre più alte, strette e abissali. Belle alcune forme
parietali di concrezioni. È necessaria l'attrezzatura speleologica.
Andamento: discendente
geologia: macchia vecchia.
Crepaccio del Castello II:
ingresso coordinate: GPS (2'718'172 1'082'633)
quota: 623 m
sviluppo: 25 m circa
comune: Mendrisio (Tremona)
località: Ruderi del Castello.
Descrizione, note: si tratta di una cavità subverticale originata da una frattura orientata come la precedente da Nord a Sud. Si giunge all'imbocco scavalcando e passando
attraverso massi ricoperti di muschio, con sensibile aria calda e umida uscente in inverno, raggiungendo presto un pozzo-scivolo di 8 m circa da scendere con l'attrezzatura a causa della roccia
molto scivolosa. Alla base si scende ancora per qualche metro su fondo inclinato, occluso da materiale detritico e terminante in pareti sempre più strette. È presente qualche bella concrezione
parietale.
Andamento: discendente
geologia: macchia vecchia.
Antro delle Streghe (TI 148):
ingresso coordinate: GPS (2'718'126 1'082'703)
quota: 632 m
sviluppo: 73 m
comune: Mendrisio (Tremona)
località: Castello di Tremona.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino X - Note abiologiche VI - Bollettino STSN anno
1991 - Vol. 79 Fasc. 2, pagg. 108, 109.
Cenni storici: prima esplorazione documentata anno 1987: G. Studer, S. Vorpe.
Descrizione, note: ai margini di un sentiero poco frequentato, si raggiunge da nord, scendendo con prudenza senza attrezzatura, la base di un alto e largo crepaccio fino a
incontrare sotto roccia l'ingresso basso della cavità. Si tratta di un'importante frattura diretta N-S divisa dopo pochi metri da due piani sovrapposti comunicanti in alcuni punti attraverso
strette fessure. La parte superiore è ingombra di grandi blocchi rocciosi e possiede una disagevole uscita verticale, in alto, verso il fondo. La sezione inferiore scende rapidamente tra anonime
e alte pareti. Sono pressoché assenti le concrezioni. Ho trovato alcuni pipistrelli in letargo durante l'inverno 2016-17 ho Nel dicembre del 2020 ho notato per la prima volta in
questa cavità la presenza della cavalletta grotticola del genere Dolichopoda geniculata (una ventina di esemplari).
Andamento: discendente
geologia: dolomia principale, macchia vecchia.
Antro del Castello (TI 149). Sezione sud. Prima parte:
ingresso coordinate: GPS (2'718'131 1'082'717)
quota: 630 m
sviluppo: 136 m
comune: Mendrisio (Tremona)
località: Castello di Tremona.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino X - Note abiologiche VI - Bollettino STSN anno
1991 - Vol. 79 Fasc. 2, pagg. 110, 111.
Cenni storici: prima esplorazione documentata anno 1987: G. Studer, S. Vorpe, P. Meli, F. Bianchi-Demicheli.
Descrizione, note: dalla cresta rocciosa, verso oriente, il tormentato pendio scende dirupato verso le pianure, sul lato opposto alla base di una pronunciata depressione, si apre
una generosa frattura orientata N-S. All'imbocco un primo salto verticale di 5 m permette di raggiungere la galleria principale sormontata da inquietanti, ciclopici massi. Si aggirano alcuni
macigni strisciando brevemente in una stretta fenditura a sinistra, al termine ci si sposta in spaccata su un altro masso. Si scende momentaneamente verso nord per evitare un ulteriore salto, poi
brevemente verso sud si giunge ad una verticale di circa 7 m che immette nella seconda parte della cavità. Effettuando qualche risalita, seguendo due rami paralleli, passando attraverso lisce e
alte pareti e intricate diramazioni ai lati, si raggiungono le parti più profonde dove è possibile incontrare qualche pipistrello in letargo. Sono presenti, alla base della verticale di 7 m,
alcuni cristalli di calcite, da fotografare e lasciare naturalmente sul posto. L'attrezzatura speleologica è necessaria per percorrere il primo tratto.
Andamento: discendente
geologia: dolomia principale, macchia vecchia.
Antro del Castello (TI 149). Sezione nord. Seconda parte:
ingresso coordinate: GPS (2'718'133 1'082'746)
quota: 630 m
sviluppo: 80 m circa
comune: Mendrisio (Tremona)
località: Castello di Tremona.
Prima documentazione: Sergio Veri.
Descrizione, note: questa sezione presenta le medesime caratteristiche delle vicine e precedentemente descritte cavità. Si tratta del naturale prolungamento verso settentrione
dell'Antro delle Streghe (TI 148) e dell'Antro del Castello (TI 149). Si compone di una spaziosa entrata seguita da una breve galleria iniziale. Dopo una strettoia percorrendo qualche labirintico
passaggio, verso sud, si sbuca davanti all'imbocco della TI 149, mentre se si procede a ovest si raggiunge la base del crepaccio che porta all'entrata della TI 148. Nella parte a meridione,
superato un breve cunicolo, si raggiunge un pozzetto di circa 3 m, scendendo in opposizione tra le pareti si sbuca direttamente nell'Antro del Castello (TI 149) alla base del primo salto
verticale.
Andamento: mista, prevalentemente orizzontale
geologia: dolomia principale, macchia vecchia.
Buco di Sermonte:
ingresso coordinate: GPS (2'717'978 1'082'888)
quota: 598 m
sviluppo: 15 m circa
comune: Mendrisio (Meride)
località: Sermonte.
Descrizione, note: una piccola apertura a fior di terra introduce in una frattura a orientamento Est - Ovest. Una prima stretta diramazione a destra (scendendo) diviene presto
intransitabile, la via principale conduce in una spaccatura subverticale a sacco chiuso.
Andamento: discendente
geologia: dolomia principale.
Grotta Scravia:
ingresso coordinate: GPS (2'718'357 1'083'239)
quota: 480 m
sviluppo: 10 m
comune: Mendrisio (Meride)
località: San Antonio, Scravia.
Descrizione, note: a oriente di una grande radura, dove inizia un accidentato pendio, alla base di un affioramento roccioso, si apre l'ingresso di questa modesta cavità composta
da un unico, breve corridoio orizzontale. Stillicidio e percolazione hanno rimodellato a tratti la roccia creando veli parietali e concrezioni.
Andamento: orizzontale
geologia: calcare di Meride.