Elenco grotte in rocce carsificabili - Sopraceneri: Val Bavona - area Basodino (21 cavità)


Buco del Zött (TI 127):

ingresso coordinate: GPS (2'681'299 1'142767)

quota: 2150 m

sviluppo: 72 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Zött.
Riferimenti bibliografici: Fosco Spinedi, Tiziano Lafranchi, Nicola e Paolo Oppizzi - Gruppo Speleologico Ticinese - Sez. SSS: Le Grotte nella regione del Basodino - Note abiologiche IV - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pagg. 160, 164.
Descrizione, note: l'ampia apertura nella roccia è situata alla base di una parete verticale al di sopra di un ripido ed esposto pendio erboso con roccette. La grotta presenta ruscellamento di portata variabile, all'imbocco occorre prestare attenzione al suolo reso scivoloso dal corso d'acqua. Percorsi comodamente una decina di metri il ramo principale vira verso destra, al termine dopo un passaggio a sinistra con ammassi detritici instabili, stretto e basso, si prosegue lungo un cunicolo ascendente dal fondo pietroso per qualche decina di metri. Al termine una frana chiude ogni possibilità di prosecuzione.

Andamento: ascendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Cunicolo Sopra il Buco del Zött:

ingresso coordinate: GPS (2'681'260 1'142'780)

quota: 2190 m

sviluppo: 7.40 m

dislivello: +2.20 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Zött.
Descrizione, note: piccola cavità costituita da un condotto ascendente dalle pareti umidissime situato ai piedi di una verticale parete rocciosa. L'imbocco rimane parzialmente nascosto fino a tarda stagione estiva da ingenti depositi di neve. Qualche metro più a nord, una grande apertura immette dopo otto metri in un'alta fessura, molto stretta, che porta segni di erosione, soffiante un'intensa aria fredda (23 agosto).

Andamento: ascendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Buco Cruséi (TI 131):

ingresso coordinate: GPS (2'681'265 1'143'002)

quota: 2153 m

sviluppo: 18 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Zött, Mött di Cruséi.
Riferimenti bibliografici: Fosco Spinedi, Tiziano Lafranchi, Nicola e Paolo Oppizzi - Gruppo Speleologico Ticinese - Sez. SSS: Le Grotte nella regione del Basodino - Note abiologiche IV - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pag. 161.
Descrizione, note: sul fianco erboso di un'elevazione con rocce marmoree arrotondate, un modesto imbocco permette di accedere a un breve cunicolo discendente. Il ramo, impostato su frattura, si approfondisce e dopo un pozzo profondo 3 m termina sul lato sinistro tra accumuli di massi e pietre.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Buco del Pozzo (TI 128):

ingresso coordinate: GPS (2'681'170 1'143'013)

quota: 2192 m

sviluppo: 90 m circa

comune: Cevio (Bignasco)

località: Zött, Mött di Cruséi.
Riferimenti bibliografici: Fosco Spinedi, Tiziano Lafranchi, Nicola e Paolo Oppizzi - Gruppo Speleologico Ticinese - Sez. SSS: Le Grotte nella regione del Basodino - Note abiologiche IV - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pagg. 160, 165.
Descrizione, note: dall'ingresso si scende lungo una spaccatura in discesa colma di massi confusamente accatastati al suolo e si affronta un saltino infilandosi tra i massi. Procedendo nell'opposta direzione si raggiunge, dopo un basso passaggio, un pozzo arrotondato (P12). Alla base un salto di 4 m e un corridoio orizzontale portano presto nella sezione finale occlusa da depositi fangosi. È necessaria l'attrezzatura speleologica, il pozzo è armato con fix.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Grotta della Piana (TI 129):

ingresso coordinate: GPS (2'680'887 1'142'926)

quota: 2226 m

sviluppo: 113 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Zött, Mött di Cruséi.
Riferimenti bibliografici: Fosco Spinedi, Tiziano Lafranchi, Nicola e Paolo Oppizzi - Gruppo Speleologico Ticinese - Sez. SSS: Le Grotte nella regione del Basodino - Note abiologiche IV - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pagg. 160, 166.
Descrizione, note: l'inghiottitoio si apre all'interno di un altopiano contraddistinto da numerose rocce montonate in strati di marmo. Una stretta verticale permette di accedere ad un cunicolo discendente. Il ramo segue la direzione degli strati. Secondo la bibliografia procedendo, il cunicolo, percorso da ruscellamento, diventa sempre più scomodo e angusto sino a terminare in strettoia (crepa) chiusa da depositi sabbiosi.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.

Grotta della Piana: l'ingresso
Grotta della Piana: l'ingresso

Böcc di 4 Vent (TI 126):

ingresso coordinate: GPS (2'680'844 1'143'198)

quota: 2270 m

sviluppo: 55 m circa

comune: Cevio (Bignasco)

località: Piano del Ghiacciaio, Caralina, Mött di Cruséi.
Riferimenti bibliografici: Fosco Spinedi, Tiziano Lafranchi, Nicola e Paolo Oppizzi - Gruppo Speleologico Ticinese - Sez. SSS: Le Grotte nella regione del Basodino - Note abiologiche IV - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pagg. 160, 163.
Descrizione, note: l'ingresso a pozzo è impostato lungo un'evidente frattura. Al di sotto della stretta verticale, profonda circa 10 m, una successione di salti con fondo parzialmente occupato da massi consente di raggiungere la sezione terminale ostruita, secondo la fonte bibliografica, da materiale argilloso. È presente ruscellamento nella parte finale e forte stillicidio. È necessaria l'attrezzatura speleologica.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.

Böcc di 4 Vent
Böcc di 4 Vent

Acqua del Pavone (TI 63):

ingressi coordinate e quote: GPS inghiottitoi (2'680'578 1'143'099) - (2'680'654 1'143'119) quota: 2246 m/2235 m, risorgenza (2'681'414 1'143'108) quota: 2080 m, risorgenza fossile (2'681'412 1'143'115) quota: 2089 m

sviluppo: 3300 m (anno 1990)

dislivello: -166 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Valletta di Fiorina, Piano del Ghiacciaio.
Riferimenti bibliografici: Guido Cotti, Dario Ferrini - Gruppo Speleologico Ticinese: Le Grotte del Ticino - Note abiologiche I - Bollettino STSN anno 1960e61 - Vol. 54, pagg. 154, 155.
Fosco Spinedi, Tiziano Lafranchi, Nicola e Paolo Oppizzi - Gruppo Speleologico Ticinese - Sez. SSS: Le Grotte nella regione del Basodino - Note abiologiche IV - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pagg. 158, 159.
Descrizione, note: splendido esempio di traforo idrogeologico nel carso marmoreo. La cavità presenta due ingressi principali: il primo imbocco intercetta le gelide e copiose acque di fusione provenienti dal Ghiacciaio del Basòdino e dall'adiacente Valletta di Fiorina, il secondo si manifesta a un'ottantina di metri verso oriente alla base di un avvallamento doliniforme occupato da neve fino a tarda stagione. In condizioni meteorologiche stabili di fine estate inizio autunno, la galleria del torrente è percorribile dalla prima alla seconda entrata, poi le acque scorrono impetuose attraverso fessure impraticabili. Questo ostacolo viene aggirato transitando nel corridoio superiore "Cunicolo Principale", situato qualche metro sopra il fiume e facilmente raggiungibile, si tratta di un ramo piuttosto angusto e mai comodo. Procedendo quasi sempre carponi, dopo circa 200 m, si ode chiaramente il fragore delle acque giungere dal fiume sottostante, superato un agevole passaggio in discesa e una verticale di circa 6 m si raggiunge la galleria principale attiva "Sala del Fiume". Il corso d'acqua scorre nell'ampia galleria fino alla lontana risorgenza formando cascate e laghetti, passando attraverso sale, corridoi, fratture, forre alte fino 15 m con larghezze dai 5 ai 10 m e caos di blocchi. L'esplorazione non è mai semplice, numerosi sono i tratti ostici (temperatura bassa, costante presenza d'acqua) e tecnicamente impegnativi da superare.
Altri reticoli semi-attivi di dimensioni variabili si sviluppano lungo l'asse principale: Cunicolo delle Marmitte, Cunicolo Parallelo, Cunicolo del Fiume, Cunicolo delle Ossa, Cunicolo degli Insetti, Cunicolo dell'Acqua: (fonte rilievo della grotta: Nicola e Paolo Oppizzi, Tiziano Laffranchi, Fosco Spinedi: 1974-1980; disegno: 1980 e aggiornamenti: 2004 - Nicola Oppizzi).
È necessaria l'attrezzatura speleologica.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Grotta Presso la Bellavista:

ingresso coordinate: GPS (2'679'681 1'143'182)

quota: 2419 m

sviluppo: 20 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Valletta di Fiorina.

Descrizione, note: sul pendio erboso e roccioso situato a est della Grotta Bellavista 2, uno stretto passaggio tra i massi, disostruito dal sottoscritto, permette d’intercettare una cameretta allungata diretta ovest-est. Si scende verso oriente, superato uno stretto passaggio in discesa, la galleria, sempre alta e stretta (ca. 0.60 x 3 m), diventa presto impraticabile. A fine giugno si sentiva chiaramente scorrere un ruscello lungo le strette pareti del fondo.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Grotta Bellavista 2:

ingresso coordinate: GPS (2'679'652 1'143'164)

quota: 2431 m

sviluppo: 8 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Valletta di Fiorina.

Descrizione, note: l'apertura è situata ai margini orientali di un'estesa fascia rocciosa verticale posta immediatamente a nord del sentiero "Randinascia-Bocchetta di Val Maggia". Per accedere all'imbocco occorre risalire un ripido pendio con roccette e attraversare verso ovest una facile ma esposta cengia erbosa. La grotta è percorribile solamente per una decina di metri. Offre comunque un'imperdibile vista sul ghiacciaio del Basodino e permette d'ammirare piccole forme d'erosione create in tempi remoti dal moto vorticoso delle acque.

Andamento: orizzontale

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Grotta Bellavista (TI 130):

ingresso coordinate: posizionamento GPS (2'679'449 1'143'136)

quota: 2424 m

sviluppo: 48 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Valletta di Fiorina.

Riferimenti bibliografici: Fosco Spinedi, Tiziano Lafranchi, Nicola e Paolo Oppizzi - Gruppo Speleologico Ticinese - Sez. SSS: Le Grotte nella regione del Basodino - Note abiologiche IV - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pagg. 160, 161, 166.

Descrizione, note: l'apertura è situata all’interno di una fascia rocciosa verticale posta immediatamente a nord del sentiero "Randinascia-Bocchetta di Val Maggia". Per accedere all'imbocco occorre scalare brevemente una ripida ma gradinata paretina. Dopo 4 m dall'ingresso uno stretto e scomodo passaggio in discesa conduce verso disagevoli e franose fratture. Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Inghiottitoio delle Lame:

ingresso coordinate: GPS (2'679'215 1'143'221)

quota: 2465 m

sviluppo: 100 m circa

comune: Cevio (Bignasco)

località: Valletta di Fiorina, Bocchetta di Val Maggia.
Storia esplorativa: prima esplorazione nel mese di luglio 2015: Sergio Veri.
Descrizione, note: l'inghiottitoio, attivo, assorbe le acque provenienti dal pendio a SE della vicina Bocchetta di Val Maggia. Il ruscello scorre dapprima in un contesto di rocce non carsogene, a contatto con banchi di marmo scompare nel sottosuolo formando un corso d'acqua sotterraneo. Superata l'entrata la cavità procede in lieve declivio, il cunicolo dopo qualche obbligata deviazione ad angolo retto intercetta uno stretto ramo proveniente da due inghiottitoi fossili, molto ben visibili all'esterno, situati a poche decine di metri dall'entrata principale verso oriente. Il corso attivo dopo una pozza d'acqua e una strettoia prosegue lungo un basso laminatoio, questo passaggio, disostruito, è agibile solo in periodo di magra, tarda estate-autunno, quando il ruscello all'esterno è completamente asciutto. La sezione finale della cavità comprende uno stretto ramo discendente, soprattutto in questo tratto dalle pareti di roccia marmorea sporgono sottili strati di micascisto a forma di lame. Proseguendo il cunicolo biforca in due rami paralleli, entrambe le vie chiudono dopo pochi metri in strettoie impercorribili.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Grotta della Bocchetta di Val Maggia:

ingresso coordinate: GPS (2'679'096 1'143'504)

quota: 2646 m

sviluppo: 17 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Bocchetta di Val Maggia.

Cenni storici: rilevata da R. Mazzetta, G. D. Cella, J. Calcagno, R. Torri (Gruppo Grotte Novara) 12 settembre 1999.

Riferimenti bibliografici: Labirinti: bollettino del Gruppo Grotte CAI Novara n. 19, pagg. 12, 13, 14.

Descrizione, note: la cavità, impostata su fratture, è situata pochi metri a lato del sentiero alto che dal Lago dei Matörgn conduce alla Bocchetta di Val Maggia. Alla base di un grande masso, si affronta una breve verticale di 4 m (utile corda) raggiungendo un vano inclinato dal fondo sassoso. Un corto e basso passaggio conduce nella parte terminale costituita da una saletta con camino. Dopo un saltino il restringimento e la successiva chiusura delle pareti impediscono ogni tentativo di prosecuzione.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


B11 (TI 156):

ingresso coordinate: GPS (2'679'330 1'143'371)

quota: 2575 m

sviluppo: 86 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Bocchetta di Val Maggia, Lago dei Matörgn.
Cenni storici: scoperta e rilevata da Nicola Oppizzi, Tiziano Laffranchi e Fosco Spinedi nel 1988.
Riferimenti bibliografici: Francesco Bianchi-Demicheli, Nicola Oppizzi - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino XI: note abiologiche VII - Bollettino STSN anno 1995 - Vol. 83, pagg. 44, 45.
Descrizione, note: l'imbocco, parzialmente occupato da neve fino a tarda stagione estiva, è situato al margine superiore di un ripido pendio all'interno di una depressione, una trentina di metri sotto il sentiero Lago dei Matörgn-Bocchetta di Val Maggia. Un ramo discendente costellato da massi permette di accedere a un primo salto di 3 m immediatamente seguito da una verticale di 5 m. La seconda parte della grotta è costituita da due cunicoli siti su piani sovrapposti. Le pareti di marmo di colore giallastro sono spesso solcate da importanti tracce di erosione. La temperatura si mantiene costantemente bassa, l'umidità è sempre elevata. È necessaria l'attrezzatura speleologica.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


La Fregia (Caverna a SE della B11):

ingresso coordinate: GPS (2'679'486 1'143'318)

quota: 2545 m

sviluppo: 45 m circa

comune: Cevio (Bignasco)

località: Bocchetta di Val Maggia, Lago dei Matörgn.
Descrizione, note: il primo ambiente è costituito da un androne sotto roccia dal fondo inclinato perennemente riempito di neve e ghiaccio, verso nord si estende un breve ramo laterale culminante in fessure, pietraie e blocchi franati. Ritornando all'ingresso scendendo a sinistra, al termine del pendio nevoso, si raggiunge una spaccatura, non subito individuabile e dalle dimensioni ridotte. Strisciando lungo le alte pareti rapidamente la fessura si allarga e prosegue in forte discesa fra massi e detriti. Dopo qualche breve balza si giunge presto sul fondo della spaccatura incisa nel marmo.

Aggiornamenti: nell'anno 2023, a fine agosto, la fusione parziale delle nevi presso la sala d'ingresso ha originato uno specchio d'acqua interno, mentre dal soffitto e lungo una parete l'infiltrazione delle acque ha creato un'interessante e voluminosa colata di ghiaccio. Anche la fessura che porta sul fondo della grotta è ora sorprendentemente ricoperta dal ghiaccio, presente sia lungo le pareti come al suolo. Chi desidera in futuro esplorare interamente la cavità deve munirsi di corda e ramponi.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Pozzo del Sasso Bianco:

ingresso coordinate: GPS (2'679'543 1'143'329)

quota: 2549 m

sviluppo: 75 m circa

profondità: 21 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Bocchetta di Val Maggia, Lago dei Matörgn.
Descrizione, note: nelle immediate vicinanze di un masso bianco di quarzo, ben visibile, una galleria fortemente discendente permette di raggiungere l'orlo di due pozzi paralleli, profondi 4 rispettivamente 7 m, entrambe le verticali chiudono sul fondo in strettoie. All'altezza dell'entrata dei pozzi si può percorrere a sinistra, scendendo, un ramo laterale (condotto freatico) con strette diramazioni verso l'alto interessate da antiche forme d'erosione. In breve si raggiunge un altro cunicolo che procede nella direzione opposta collocato a un livello inferiore. Questa sezione, al termine, intercetta nuovamente il pozzo principale sulla parete di fondo, qualche metro sotto la galleria principale. Occorre l'attrezzatura per l'eventuale discesa nei pozzi.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Pozzo Sotto il Sentiero:

ingresso coordinate: GPS (2'679'594 1'143'339)

quota: 2545 m

sviluppo: 10 m

dislivello: -7.5 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Bocchetta di Val Maggia, Lago dei Matörgn.

Descrizione, note: alla quota 2545 m, immediatamente sotto il sentiero "Lago dei Matörgn - Bocchetta di Val Maggia", si apre un largo pozzo, poco profondo, chiuso alla base da materiale franato. La verticale può essere discesa, con prudenza, anche senza attrezzatura.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Doppio Cunicolo:

ingresso coordinate: GPS (2'679'645 1'143'297)

quota: 2517 m

sviluppo: 15 m circa

comune: Cevio (Bignasco)

località: Bocchetta di Val Maggia, Lago dei Matörgn.
Descrizione, note: si tratta di un condotto poco esteso dal fondo terroso lievemente discendente. Al centro si sdoppia brevemente formando un doppio cunicolo parallelo di forma arrotondata. Saltuariamente viene utilizzato dalle marmotte come riparo.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Pozzo del Matörgn (TI 132):

ingresso coordinate: GPS (2'679'724 1'143'292)

quota: 2490 m

sviluppo: 130 m circa

profondità: -68 m circa

comune: Cevio (Bignasco)

località: Bocchetta di Val Maggia, Lago dei Matörgn.
Riferimenti bibliografici: Fosco Spinedi, Tiziano Lafranchi, Nicola e Paolo Oppizzi - Gruppo Speleologico Ticinese - Sez. SSS: Le Grotte nella regione del Basodino - Note abiologiche IV - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pag. 161.
Francesco Bianchi-Demicheli, Nicola Oppizzi - Società Svizzera di Speleologia - Sezione Ticino: Le Grotte del Ticino XI: note abiologiche 7 - Bollettino STSN anno 1995 - Vol. 83, pag. 43.
Cenni storici: già descritto da (SPINEDI & al. 1980) e disceso fino a -65 m ca., nel 1994 Roberto Buzzini, Roberto Della Toffola e Primo Meli trovarono la prosecuzione in fondo al pozzo principale e esplorarono un nuovo cunicolo.
Descrizione, note: l'imbocco si apre in una zona interessata da fenomeni carsici profondi e di superficie. L'entrata a pozzo, all'interno di una depressione, introduce in una prima verticale di 17 m. Al termine segue un ripiano inclinato con pietrame di medie dimensioni e una breve, ripida discesa fra massi instabili. Un terrazzino porta direttamente a un P18. Alla base procedendo verso nord un ulteriore salto verticale di 6 m circa, aggirabile al centro della galleria con passaggio al suolo, conduce in un cunicolo stretto, scomodo e alto in risalita. Nella direzione opposta, procedendo verso sud, occorre affrontare una breve discesa e una verticale di 6 m circa per poter raggiungere l'ambiente più largo della frattura. Al centro, nei piani inferiori, si sviluppano numerosi cunicoli in forma labirintica racchiusi da massi pericolosamente instabili, attenzione ai crolli. È necessaria l'attrezzatura speleologica.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Böcc at Pilàt (TI 62):

ingresso coordinate: GPS (2'680'412 1'143'815)

quota: 2445 m

sviluppo: >1200 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Lago dei Matörgn.
Riferimenti bibliografici: Guido Cotti, Dario Ferrini - Gruppo Speleologico Ticinese: Le Grotte del Ticino - Note abiologiche I - Bollettino STSN anno 1960e61 - Vol. 54, pagg. 151, 152, 153.
Fosco Spinedi, Tiziano Lafranchi, Nicola e Paolo Oppizzi - Gruppo Speleologico Ticinese - Sez. SSS: Le Grotte nella regione del Basodino - Note abiologiche IV - Bollettino STSN anno 1980 - Vol. 68, pag. 159.
Descrizione, note: l'ampio ingresso è situato a lato del sentiero Robièi-Bocchetta di Val Maggia alla base meridionale di un avvallamento doliniforme. L'entrata è costituita da un P4 aggirabile comunque a destra in un franoso e basso cunicolo. Dopo pochi metri segue un P8 anch'esso aggirabile scendendo attraverso una stretta e gradinata fessura a sinistra della verticale. La galleria si mantiene sempre generosamente ampia a andamento fortemente discendente. Nella prima parte, a destra, si può risalire per un lungo tratto un cunicolo parallelo ascendente. Questa galleria chiude in anguste strettoie all'altezza e nelle vicinanze dell'imbocco. Il ramo principale, in forte pendenza, intercetta a - 130 m circa un P7 (aggirabile). Ritornando una ventina di metri prima del pozzo si percorre per qualche metro un cunicolo che sfocia nella parte attualmente attiva della grotta. Si prosegue dapprima in senso orario per evitare un salto verticale giungendo in una sala inclinata con enormi blocchi. Seguendo il corso d'acqua con qualche breve e logica deviazione, aggirando alcuni ostacoli, si giunge alla strettoia finale a - 175 m. La parte finale presenta numerosi diverticoli laterali e labirintiche strettoie. A - 155 m prendendo un ramo laterale a destra (scendendo) si giunge in risalita alla base del P7 citato precedentemente. Nell'anno 2016 una campagna esplorativa della SSS - Sez. Ticino e altri formata da: Marco Antognini, Roberto Buzzini, Anja e Roberto Della Toffola, Luca Krebs, Luca Pagano, Jonathan Scaletti, Sergio Veri, Hubert Zistler, permise di scoprire un nuovo importante ramo della cavità: nella sezione attiva, in una grande sala circolare, il superamento di una parete verticale con cascatella (tarda estate, periodo siccitoso) consentì d'esplorare una bella galleria ascendente: la nuova sezione offre l'opportunità d'osservare l'arrivo del corso d'acqua da cunicoli posti in alto (camini) di difficile accesso, ancora inesplorati, e porta a conoscere l'ambiente più spettacolare della grotta: una sala circolare di notevoli dimensioni. Un ulteriore risalita di circa 7 m dà accesso ad alcuni condotti che chiudono in strozzature ascendenti impraticabili, un tempo sicuramente collegati con la prima parte della cavità, mancano infatti meno di 20 m alla congiunzione con il ramo principale iniziale. È necessaria l'attrezzatura speleologica.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun


Inghiottitoio Cresta dell'Arzo:

ingresso coordinate e quote: GPS (2'681'456 1'144'884), quota: 2484 m, (2'681'460 1'144'898), quota: 2470 m

sviluppo: 80 m circa

comune: Cevio (Bignasco)

località: Cresta dell'Arzo, Lago dei Cavagnöö.
Cenni storici: segnalata dal geologo tedesco Stefan Weiss ai membri della SSS Sez. TI nel settembre del 2016.
Descrizione, note: un ruscello precipita a cascatella dall'ingresso superiore ed è attivo almeno fino a tarda stagione estiva: l'inghiottitoio raccoglie le acque di fusione delle nevi. La grotta possiede due entrate distinte. La superiore, ramo attivo, inizia con un P5 dopo un breve tratto orizzontale verso est segue un altro P5, sul fondo uno stretto passaggio conduce in un ramo parallelo discendente che chiude presto in strettoie. L'entrata inferiore inizia con un corridoio fortemente discendente, segue uno scomodo passaggio e un P5, alla base la cavità si allarga in una breve galleria con numerosi blocchi rocciosi al suolo, qui la grotta riceve le acque provenienti dal ramo superiore attivo descritto precedentemente, dopo un tratto con massi instabili il ruscello si perde in cunicoli intransitabili. È necessaria l'attrezzatura speleologica.

Andamento: discendente

geologia: marmo. Falda del Lebendun.


Buco Sotto Zota:

ingresso coordinate: GPS (2'684'231 1'142'454)

quota: 2030 m

sviluppo: 8 m

dislivello: -0.80 m / +1.95 m

comune: Cevio (Bignasco)

località: Zota.

Descrizione, note: la piccola cavità, percorsa da un ruscello sempre attivo, è suddivisa in due parti. La sezione superiore comprende una bassa e disagevole camera discendente, parzialmente separata da blocchi rocciosi. Poco sotto, una cascatella introduce nella breve parte inferiore, prevalentemente ascendente, costituita da massi confusamente distribuiti al suolo. Andamento: mista

geologia: marmo.

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